domenica 4 agosto 2013

ultrauomo



venerdì 5 aprile 2013

Considerazione

Non avendo Facebook (...e per ora va benissimo così) mi "accontento" di leggere quello che passa su Twitter.
Non che abbia migliaia di follower e mille-mila following (criptico linguaggio da twitter)... poche righe, pensieri veloci, non ti senti in dovere di aggiornare il tuo stato ogni  3 minuti, o secondi nel peggiore dei casi.
E va benissimo così.

Ma oggi, mentre riflettevo su dove poteva essersi nascosto il mio accendino, ho letto un po'.
Tutti parlano di Kurt Cobain. Giusto, oggi è l'anniversario della morte, le teorie ancora si sprecano, ha dato una bella spinta evolutiva per un genere che poi comunque si è avviato verso il declino. Forse proprio per la sua "prematura dipartita".

Ma, per dovere di cronaca, 4 giorni fa c'era un altro anniversario importante. Almeno per me.
Il 1° Aprile, mentre i più allegri si appiccicavano pesci di carta sulla schiena digerendo con lo sforzo il pranzo di pasquetta, se ne andava Rozz Williams.

E da quanto ho letto in giro (ripeto, probabilmente perchè non ho innumerevoli seguaci e non seguo innumerevoli persone) non ne ha parlato nessuno.

Beh non mi sembra giusto, tutto quì.

E con questo chiudo, e chi mi conosce sa bene che ogni anno, il 1° Aprile, su Myspace (quando ancora mi ricordavo la password di accesso) pubblicavo qualcosa per ricordarlo.

E.

giovedì 28 marzo 2013

A favore della caccia (ma leggete fino in fondo)

Mi domando come mai quando provo a raggiungere un certo stadio di pace interiore saltano fuori notizie che la disgregano come un castello di sabbia.

Due giorni fa al telegiornale viene fuori che a Siena (si, non nel terzo mondo, non in uno sperduto villaggio est-europeo dove ancora vige il baratto, non tra i cannibali dell'Africa nera) vogliono aprire la caccia alla volpe.
Ma non una caccia di selezione (che comunque detesto), questa tipologia di caccia riguarda i cuccioli di volpe.
Immagino già orde fameliche di cacciatori, e quindi di idioti cerebrolesi patentati, armati di mazza e fucile pronti a stanare cuccioli indifesi e massacrarli, e tutto perchè "...il comune di Siena lamenta una sovra-popolazione di volpi"
Ma stiamo scherzando? Cioè...vi rendete conto di che razza umana stiamo parlando?!
Cacciatori!
Quelli che la domenica mattina partono sentendosi Robert DeNiro, armati di tutto punto, magari già carburati con una colazione alcolica (l'aria della mattina è fredda...), pronti a sparare a:
-passerotti
-ricci
-gatti
-cani
-ramarri
e a spararsi tra di loro, che la trovo la scelta migliore, a patto che l'ultimo rimasto poi inserisca la canna del fucile nella sua bocca e prema il grilletto.

I cacciatori e i cuccioli di volpe. Mi vengono i brividi solo all'idea.
Quindi, mi rivolgo a qualunque senese (se c'è) che legge questo blog inutile.
Se vedi un cacciatore, caccia lui!
Salviamo un cucciolo e ammazziamo un cacciatore.
Nello specifico, salviamo un cucciolo e ammazziamo un toscano.
Ancora più specifico:
Salviamo un cucciolo e ammazziamo brutalmente un senese, perchè se il comune ha decretato come legittima una simile barbarie significa che a Siena qualcosa non va... ne ero già convinto vedendo il Palio, ma adesso ne sono assolutamente certo.

Raccolta di firme virtuali:
SALVIAMO LA VITA A UN CUCCIOLOTTO DI VOLPE
e se capita
ABBATTIAMO UN CACCIATORE TOSCANO

Per favore, a parte la stupidità di questo post, se in giro vi capita di vedere una raccolta firme, virtuale o reale, riguardo a questo argomento, non astenetevi pensando "...tanto la mia firma che cambia?!"
E' un ragionamento stupido, se tutti pensassero così non ci sarebbero cambiamenti.
Voi ve la sentireste di fargli del male?
Se non fate nulla, se non farete nulla, se vi volterete indifferenti beh...gli farete del male.
E armerete indirettamente la mano dell'idiota che lo ucciderà.
Non sono elezioni, dove molti si rifiutano di votare ma poi si lamentano dei risultati...è un altro caso.
E' un gesto di umanità.

Grazie.

E.

martedì 26 marzo 2013

Di tutto e di niente

 ˙ǝ



˙ɐןןnu ıp ¿opuɐןɹɐd oʇs ɐsoɔ ıp ɐɯ

˙ıןɐǝɹ ǝsoɔ ǝʇuɐʇ ıp ǝןɐǝɹ ùıd è ɐɯ 'ɐןןnu è uou 'ɐןןnu ɐɥ uou 'ısǝddɐ ıɹpɐnb èu oɔɐuoʇuı èu ɐɥ uou 'ɐɹnɯ ɐɥ uou 'ıʇǝɹɐd ɐɥ uou ǝ ossoppɐ opuǝƃuıɹʇs ɐʇs ıs ıɯ ǝɥɔ oızɐds oʇsǝnb ɐp ǝɹıɔsn ˙ǝʇuǝıqɯɐ un 'ɐzuɐʇs ɐun 'ɐsɐɔ ɐun uou ˙ìnb ɐp ǝɹıɔsn ıǝɹɹoʌ

˙oʇɐdnɔɔoǝɹd ouopuǝɹ ıɯ ǝ òɹɐɟ ǝɥɔ ǝsoɔ ǝunɔןɐ ǝɹɐɟ ɹǝʌop uou ıǝɹɹoʌ

˙oɹǝssɐpuɐ ǝu ǝs ıɹǝısuǝd ıʇɹǝɔ ǝɥɔ ıǝɹɹoʌ

˙ǝʇuǝɯɐsouıƃıʇɹǝʌ ǝɹɐןɐɔ ɐ oɔsǝıɹ oɹǝʌʌɐp ǝs ǝɹǝpǝʌ ɹǝd ɐɔıuoɹʇʇǝןǝ ɐʇʇǝɹɐƃıs ɐun ıǝɹɹoʌ ¿ıǝɹɹoʌ ɐsoɔ

˙ǝʇʇǝɹɐƃıs ıɔǝıp ǝן ǝɹʇןo oɹǝ ɐɹo,ʇsǝnb ɐ oʇıןos ıp ˙ǝʇʇǝɹɐƃıs  ǝʇuǝɯɐןos oʇɐɯnɟ oɥ (44:51) ɐɹo pɐ ouıɟ 9 ǝןןɐ ɐuıʇʇɐɯɐʇs ɐp :ossǝʇs ǝɯ ıp oɹǝıɟ ǝʇɹɐd uı ouos ǝɥɔ oʇʇɐɟ ıp ɐʇs



˙ǝɯ ɐp˙˙˙ıɯɹǝıןƃoʇsıp ɐp opoɯ uı ısɹoɔsıp ǝɹɐıqɯɐɔ ıp ɐɔɹǝɔ oʇsǝnb ɹǝd oıɹdoɹd ǝɹdɯǝs ɐp ǝɔsouoɔ ıɯ ıɥɔ èɥɔɹǝd ǝsɹoɟ 'os uou 'ǝuǝq ǝɹɐɹǝɥɔsɐɯ os èɥɔɹǝd ǝsɹoɟ

˙ǝɹdɯǝs ɐp o 'ıuuɐ ɐp ouoɔsouoɔ ıʇ ǝɥɔ ǝuosɹǝd ǝןןǝp ouǝɯ ɐp ǝɔsouoɔ ıʇ ıɥɔ ǝƃɹoɔɔɐ ǝu ǝs ǝɥɔ ǝɹɐsuǝd ɐʇsıʌ ıp oʇund oʇɹǝɔ un oʇʇos ouɐɹʇs è pǝ 'oʇɐʇou oʇɐʇs è ıɹǝı

˙è,ɔ oddoɹʇɹnd ǝɥɔ ɐɯ ǝɹǝssǝ ǝqqǝɹʌop ıɔ uou ǝɥɔ ɐʇɐuoʇs ɐʇou ɐן ıɹonɟ ouos opuɐnb opɹɐnƃs oıɯ ןǝu ǝɹǝƃƃǝן ɹǝd 'ǝuǝq ǝɹıdɐɔ ɹǝd ıɯɹǝɔsouoɔ ıʇsǝɹʌop

˙ıɹʇןɐ ıןƃ uoɔ ouǝɯ ɐɹoɔuɐ ǝ ossǝʇs ǝɯ uoɔ ǝuǝq ǝɹɐʇs ǝnbunɯoɔ ɐɟ ıɯ uou ǝɥɔ ɐsoɔןɐnb 'oʇɐɔıpɐɹ ùıd 'opuoɟoɹd ùıd ıp ɐsoɔןɐnb ,ǝ ˙ǝʇuǝɯɐɔıpoıɹǝd ǝןıqɐɹosǝuı ǝɔsıdןoɔ ǝɥɔ ɐıʇɐdɐ ǝɔıןdɯǝs ɐן è uou



˙ìsoɔ è ɐɯ 'ǝɔɐıd ıɯ uou 'ìsoɔ è òɹǝd 'ıʇןoɯ uı ouoƃƃǝן ɐן uou ɐuıƃɐd ɐʇsǝnb ǝnbunɯoɔ ǝɥɔ os èɥɔɹǝd oןos oʌıɹɔs oן 'oʇuɐʇ ıp ùıd ǝuɹɐןɹɐd ɐ ouǝɯɯǝu oɔsǝıɹ uou



˙ɐɯıɹd ǝɯoɔ ǝɹɐıɔuıɯoɔıɹ ɐɟ ıɯ uou ǝ oɹʇuǝp ǝuɐɯıɹ ɐsoɔןɐnb ɐɯ 'ɐʇɐɹǝs ɐן ossɐd ǝ ɐɔısnɯ oʇןoɔsɐ ' (ɐɔod) ǝʇuǝƃ opǝʌ 'oɔsǝ

˙ɐzzǝןoʌǝıɔos ɐן ǝ àʇıןɐıɔos ɐן ouɐןןǝɔuɐɔ ǝɥɔ 'ıןɐuosɹǝdɹǝʇuı ıuoızɐןǝɹ ǝıɯ ǝן oʇןoɯ ıp ouoɔsınuıɯıp o ouɐןןnuuɐ ǝɥɔ 'ìnb oʇɐɹoɔuɐ ouoƃuǝʇ ıɯ ǝɥɔ ıɹǝısuǝd oʇuǝɯoɯ ısɐısןɐnb uı ǝɹǝʌɐ uou ɐ oɔsǝıɹ uou ǝ

˙ǝɯ ɐp ǝɹıɔsn oıןƃoʌ uou

˙oıןƃoʌ uou èɥɔɹǝd ,od un 'oɔsǝıɹ uou èɥɔɹǝd ,od un 'ıɹonɟ oƃuǝʌ ǝu uou ǝ 'ossǝʇs ǝɯ oɹʇuǝp oʇɐɹǝɔuıɹʇ ouos odɯǝʇ oddoɹʇ ıɐɯɹo ɐp



˙ɐʇıɹǝɯ oן ǝs uou ıɥɔ ǝɥɔuɐ è ǝsǝds ǝן ǝuɹɐɟ ɐ èɥɔɹǝd oʇʇnʇʇɐɹdos

˙oʇsodsıɹ ɐɹoɔuɐ ɹǝʌɐ uou ıp ǝɔɐıdsıp ıɯ

lunedì 18 marzo 2013

Habemus Bassum

E dopo il noioso post di ieri, utile solo a perdere il tempo di scriverlo, ecco che suona il corriere e me lo porta.

Ebbene si, signore e signori.
Dopo anni di ricerca estenuante, finalmente mio.
Mio.
foto modificata, ma comunque è LUI!!
MIOOOOOO!!!!

La prossima tappa è il laboratorio di Avellino, dove riacquisterà il suo splendore originario.
Ma sono contento.
Seguiranno foto meno oscure.

E.

domenica 17 marzo 2013

Anatema su di voi

E' nei periodi di maggiore attività musicale che la mia ricerca di primizie si fà più esasperata.
Al di là del fatto che ho deciso di cambiare amplificazione, il mio feticismo bassistico non mi abbandona mai, anzi, tanto per ripetermi, nei periodi di maggiore attività musicale etc etc etc...

L'amplificazione voglio cambiarla perchè mi manca qualcosa. E quel qualcosa sono le valvole.
Non cardiache, non idrauliche, ma quelle belle valvole che rendono il tuo amplificatore un po'  più delicato di un normale solid-state, che ci mettono un po' a scaldarsi, e che regalano quel "suonone" che mi manca.
E mi manca soprattutto perchè non l'ho avuto mai.
Nuovo modello di Eva-q, la supposta effervescente?

E fin quì ci siamo.
Oddio, ci siamo è poi un termine grosso e grossolano, devo ancora dar via la mia supercompatta Ampeg per cambiare testata, alle casse si penserà poi...ma vabbeh...

I bassi invece non voglio cambiarli, no no. Ho un Gibson e due Epiphone titolari al momento, e non ho intenzione di darne via nemmeno uno. Il mio parco bassi non sarà mai "in costante cambiamento" ma "in costante ampliamento", cosa molto più giusta...

E dal momento che come bassi sono tutti moderni (il più vecchio è il Gibson Thunderbird, nato nel 2005, vecchio concettualmente non come anno di fabbricazione) sono alla ricerca del vecchio, del vintage, della vera vecchia concezione di suono, di finiture, di tutto insomma.
Non per fare lo spaccone che "...il-mio-basso-è-più-vintage-del-tuo", no.
Nemmeno per fare lo snob "...oh si beh, io suono solo con cose vintèig, i suoni di una volta oggi non li tiri più fuoVi con quei pezzacci di legno magaVi meid in c'àina"*
Forse perchè ascolto una musica di 30 anni fa, e ci sono rimasto. C'è chi si droga, c'è chi stupra e uccide, la mia come fissazione mi sembra anche abbastanza innocua.

Vi domanderete quindi il perchè di questa pappardellona, voi che forse eravate passati di quà per vedere qualche altro video che non avete voglia di cercarvi da soli.

Beh, in realtà c'è un problema: questi strumenti si trovano poco.
Eh si, perchè io non sto parlando di ricercatissimi Gretsch semiacustici del 1979, nè di Fenderacci precisini più vecchi di me.
Non parlo nemmeno di vecchissimi Gibson che ogni tanto saltano fuori e costano come una macchina, nè dei Rickenbacker semiacustici che si contano sulle dita di una mano e costano come 2 macchine usate, o una nuova.

Parlo di quegli onesti esemplari di liuteria italiana, centro-italiana, marchigiana, castelfidardo-recanatese nati negli anni in cui nascevo anche io e lentamente ma inesorabilmente usciti di produzione, soppiantati dalle sapienti e numerose mani di un esercito di piccoli musi gialli attivi dalla mattina alla sera senza sosta che hanno colonizzato velocemente e inesorabilmente il mercato degli strumenti musicali di fascia basso-medio-quasi alta.

Qualche esempio è d'obbligo perchè se siete arrivati fin quà allora tanto vale che la supposta la spingiate fino in cima.
Gherson, Crucianelli, Meazzi, Zerosette, Eko...e solo per citarne un po'...
Strumenti che ai tempi costavano, più o meno, 500.ooo lire. Che 30 anni fa non erano i 250 euro di adesso, secondo me valevano un po' di più.
Strumenti quindi onesti, ma con delle piccole perle che per qualche fulgido anno hanno fatto brillare la liuteria italica.
Per documentarvi un po' girate su questo sito
Fetish Guitars
anche perchè non ho certo intenzione di parlare di tutti gli strumenti di quegli anni...oh, ma che volete?
Io suono il basso = io parlo di bassi. Equazione che più semplice non si può.
Ma non potrete, una volta visti, negare che il B-02 , il B-25, il Barracuda o l'MB-9 siano strumenti di grande fascino, magari non eccelsa qualità, inferiori sicuramente alle produzioni americane di quegli anni, ma che comunque se la giocano bene sul terreno di fascino/affetto/effetto.
E non sarei in pace con me stesso se non citassi lo strumento che mi ha fatto venire voglia di suonare il basso, accantonando sogni da astronauta, pompiere, produttore di film porno.
Ok, l'ultima cosa è rimasta, ma...parlo del BX-7
ottime annate 1981-1983
E parlo proprio della versione in foto, ne esistevano altre due varianti (una fretless e una con tastiera in acero).
Io parlo proprio di questo quì, proprio LUI, con la sua tastiera in palissandro, i segnatasti a dot laterali, i pickup Eko jazz al ponte e DiMarzio split al manico.
Proprio lui, con la sua costruzione neck-thru, meccaniche e ponte in ottone pesante...una bellezza.Senza altro da aggiungere.
E quindi, dopo questo, arriva inesorabile

IL MOMENTO DELL'ANATEMA

Perchè, mi domando, quando giro in rete alla ricerca di questi bassi, quando li trovo e mi pregusto il momento di leggere la descrizione, mi si impasta la bocca già dal titolo grazie a poche, semplici parole:
"modificato... sostituito... aggiornato..."
Coooosa?
Parlo proprio con te/voi, infami possessori di bassi con una storia alle spalle che vi prendete la briga e trovate il coraggio di plasmarli seguendo il vostro dubbio gusto come se non fossero strumenti ma statuine di pongo.
Perchè mi domando, perchè se una cosa è nata in un certo modo 30 anni fa deve snaturarsi sotto le vostre zozze dita!?
Restringendo il campo al Bx-7, che sto cercando in condizioni umane e prezzo ragionevole da almeno 10 anni, in varie ricerche mi sono imbattuto in oltraggiosi proprietari che li vendevano cannibalizzati, spacciando il sacrilegio per "opera magistrale di liutaio".

1- un Bx-7 francese (l'ho sempre detto che i francesi non capiscono un cazzo) riverniciato in rosso, con la paletta tagliata, reso headless.
Un lavoro non da poco, per violentare così uno strumento o sei liutaio o a un liutaio devi appoggiarti.
Un liutaio complice, ovviamente, che insieme a te subirà tutta la sofferenza che il mio anatema saprà regalarti.

2- Altro Bx-7 italiano, con un corno posticcio in legno incollato alla spalla superiore "Laurus style".
Dunque...se questo basso è un Eko, perchè dovrebbe somigliare anche vagamente a un Laurus, se NON E' NATO per somigliargli? Se io prendo la mia focus e la modifico, non diventerà comunque MAI una Lamborghini Veneno (purtroppo), ma diventerebbe un carrozzone ridicolo.
E così questo basso...anzi, il cadavere di questo basso, perchè sono certo che la sua anima è già volata lontano.
Anatema anche a te.

3- sempre Italia. "...totalmente riassemblato e trasformato"
E chi ti ha detto di farlo? L'hai fatto sperando di venderlo più facilmente?Missione fallita, sono almeno 2 anni che l'annuncio è lì con prezzo altalenante (a volte cala, a volte sale...)
Se l'avessi lasciato com'era, maledetto te, magari te ne saresti già sbarazzato.
Magari l'avrei preso io, ma come l'hai ridotto proprio non mi piace.E soprattutto sei anche sgarbato, che quando ti scrivo una mail chiedendoti "ma le modifiche sono reversibili o il battipenna che hai aggiunto serve a coprire qualche scasso che non ci dovrebbe essere?" mi rispondi di acquistarlo e scoprirlo.
Per la cronaca...
l'orrido battipenna del mistero

Sei simpatico eh, ma a parte il fatto che a quel prezzo lo potresti vendere solo se fosse nuovo in ogni sua parte, se batto la testa e lo compro e scopro che sotto c'è una piscinetta poi che si fa?
Te lo infilo partendo dalla paletta nel....?
Calcola, caro amico, che questo basso lo usava Kim Gordon dei Sonic Youth.
Ma ovviamente tu e il tuo socio a delinquere liutaio ne sapete più di lei,e di tutti quelli che negli anni l'hanno usato senza stravolgerlo.
Anatema, anatema...

Per non parlare poi di una razza ambigua e pericolosa. Strisciante, silenziosa ma perniciosa.
I "figli di Pastorius".
Orde di bassisti di età molto variabile che sentono due pezzi di Pastorius e dicono "...cazzo!"
Si armano di qualcosa di trovato in casa, prendono il loro bel basso e gli tolgono i tasti, lo fanno fretless come quello di Jaco, magari si mettono una fascia in testa e aspettano la chiamata dai Wheater Report.
Volete il fretless, maledetti voi? Comprate un basso fretless di nascita, e lasciate stare il vostro!
Come si suol dire, infilarvi le penne nel culo non fa di voi delle galline, e quindi non basta un basso fretless a farvi diventare più Pastorius-iani.
Chi ha parlato? Chi è quella checca comunista rottainculo che ha detto "Eh ma i fretless costano di più?"
La risposta è semplice: cazzi vostri. Che poi non è sempre vero come cosa, buttatevi sul mèid in c'àina** e piantatela di rompere.
Anatema anche su di voi, e che il vostro basso neo-fretless, invece che miagolare come dovrebbe, vi soffi e vi graffi agli occhi.

E ora basta che mi son stufato di incazzarmi e ho anche fame.
Se tutto va bene, domani ci sarà una postilla.

E.

**conoscete gente che parla così? Io si e non me ne vanto.


mercoledì 13 marzo 2013

Ci si impoverisce per arricchirsi

Ebbene si, oggi mi sono impoverito, per ottenere qualcosa che cerco da almeno 15 anni.
E per come la vedo, è un modo di arricchirsi.

Non nel portafogli ma nell'anima, coronare finalmente una ricerca snervante e non di certo aiutata dalla gente che c'è in giro.
Ma spiegherò poi nel dettaglio, devo aspettare fino a lunedì prossimo. Sarà festa allora, e non poca.


Non metterò canzoni o playlist oggi, ma ieri tra un lavoretto grafico e l'altro ho passato del buon tempo alla ricerca di qualcosa di underground italiano degli anni '80.
E girando tra una canzone e l'altra, mi sono anche riguardato i vecchi Litfiba, prima della svolta pessima "...sua santità el diablo", quelli con Maroccolo...
...quelli che si sono riformati e hanno ricominciato a suonare!
Così spinto dalla curiosità mi sono visto un video live del 2012, "La Preda", canzone alla quale sono molto affezionato dal momento che con i defunti-e-sul-punto-di-resuscitare Distopia la suonavo.

...

Sono riusciti a rovinarla.
Non mi credete?
Allora ascoltate questa versione
sporca, grezza, tiratissima...

Poi ascoltate questa
L'avete sentito?
Avete sentito il ritornello?
Una roba che nemmeno i Modà potevano riuscire a snaturare...e proprio i Litfiba invece ce l'hanno fatta!!!
Come non dare ragione allora a Pino Scotto, quando si domandava (col suo modo sempre fine da lord inglese) come mai un grande come Maroccolo fosse tornato in una formazione che ormai di grande ha ben poco se non i volumi usati nei live?!?!

Non ho voluto ascoltare, facendo i soliti paragoni di rito, "Eroi nel vento" (altra cover dei Distopia) perchè avevo paura di rimanerci troppo male.
Se c'era una vaga speranza, che questo revival di new wave estero arrivasse a lambire l'Italia, è bastato questo video per ucciderla.
Che poi alla fine chi se ne frega? Se capita una serata in cui metto musica io ho il cd d'annata...però è triste vedere come una band che si è sputtanata costantemente col tempo abbia deciso di sputtanare anche le proprie radici.

Oh, a proposito di Maroccolo:
io che mi faccio tante seghe (in senso lato eh!) sulla purezza del suono e l'amplificazione perfetta per i miei amati bassi, ho letto queste righe scritte da Maroccolo in persona su un forum:

"...Ho iniziato con una "copia" del mitico Gibson diavoletto ....
Primo basso "serio", un ibanez musician (lo comprai xchè lo usava Sting e mi garbò il suono, ma a suonarlo poi mi sono ricreduto ...
Anche xchè, in effetti il suono, lo fa solo in parte il basso ...
Poi usai x qualche anno un rickembacker ... bel basso, ma si ruppe!
Infine trovai l'attuale basso che uso ancora:
Fender Precision Elite II Special ... Aldilà del nome altisonante, forse il flop più grande nella storia della Fendere, ma, x mia fortuna, IL MIO BASSO ... una sorta di chitarrone esagerato.
Uso da sempre corde D'addario xl220, plettri dunlop 60 mm (oltre le dita ...) e una pedaliera autocostruita dal mitico Gaspers composta unicamente da pedalini Boss (heavy metal, chorus mono, analog delay, octaver, digital delay) ....
Ho un pre valvolare dell'Ampeg che dal vivo collego a qualsiasi "cassone" vi sia a disposzione in quanto, non ho mai usato ampli.
Un pò per pigrizia, un pò perchè mi modifica troppo il suono.

Au revoir
"

Mai usato ampli.
MAI USATO AMPLI.
MAI USATO AMPLI.

L'ho sempre detto, che io non c'ho capito un cazzo...
Au revoir!

E.

sabato 9 marzo 2013

Lo so che non si fa

...ma lo faccio per un amico quindi abbiate pazienza, per stavolta.

Dunque...ehm...

"Venghino venghino siòre e siòri!
Abbiamo quì oggi un oggetto di alta classe, splendida fattura e bellissimo suono!!"

Per fare i seri, vendo per conto di un caro amico il suo splendido basso, semiacustico, un Ibanez Agb 200 nella colorazione Vintage White (bianco con hardware dorato), molto più raro dello stesso modello nella colorazione marrone scuro...e anche molto più bello.

Usato poco, sempre comunque in casa, tranne un paio di volte in sala prove (nella foto che vedete lo sto usando io)
Onestamente è tenuto davvero bene, e il prezzo basso è solo perchè il mio amico ha bisogno di monetizzare al più presto.
Glielo prenderei io, se non avessi un altro acquisto (sempre musicale, ovvio) da portare a termine tra lunedì e martedì.
Ecco la foto

Il prezzo beh.... non mi va di far diventare questo blog un mercatino di annunci, però posso dire che è comunque inferiore ai 300 euro.
Che, per questo basso, sarebbero comunque pochi!

Se vi interessa, contattatemi così posso spiegarvi meglio.
Sarebbe gradito il ritiro a mano, ma posso organizzarmi per un imballaggio a prova di bomba.
Spedisco circa 6 bassi al mese, ormai sono esperto heheh...

Chiusa parentesi "lavorativa", che il blog torni quello che era.

E.

giovedì 7 marzo 2013

Playlist II

Lo spoiler non è bastato a farmi venire voglia di fèisbùc, quindi la playlist prosegue inesorabilmente quì.
Boh non so cosa mi tenga così lontano da quel social network...sarà che preferisco sempre il lato "social" al lato "network" delle chiacchiere tra amici, mah, sarà quello...

E comunque: prendete i cotton-fioc, una bella lustrata ai padiglioni auricolari, e pronti all'ascolto.

PIL - This is not a love song

Nonostante Johnny Rotten abbia una grandissima faccia da cazzo, 'sto pezzo mi è sempre piaciuto molto...

All Gone Dead - Within but not before


Delenda Noia - Delenda Noia


Editors - Papillon

The Cure - Killing an arab

Skeletal Family - Hands on the clock

Soviet Soviet - Royal Casinò

Stardom - Attimi Isterici
non potevo non metterla...debito di riconoscenza verso Riccardo...

Fata - L'Assenza

..vi bastano per passare un po' di tempo con le orecchie (pulite) impegnate?
Se ancora non vi bastano aspettate...e arriveranno presto nuove primizie.
O quì...o quì. Basta spoiler.

E.

lunedì 4 marzo 2013

Musica e film - parte 2

A questo punto è assolutamente necessario parlare anche dei film che nella colonna sonora hanno brani non creati appositamente per la pellicola.
E' un percorso lungo e pericoloso, quante volte avete riconosciuto un brano di musica classica, un brano che ascoltavate anni fa o che ascoltate anche ora, insomma delle note conosciute che magari vi hanno fatto tornare in mente dell'altro?

Ci sono una miriade di esempi possibili, ne citerò solamente alcuni, quelli che preferisco, e nemmeno tutti, altrimenti quì non se ne esce davvero vivi.

1994: Oliver Stone, ancora non del tutto ripresosi dalla fatica di "The Doors", e ancora preso da fantasie psichedeliche, decide di entrare nel terreno minato della follia, della psicopatia, dell'assassinio brutale, ma ben diverso da quello raccontato anni prima in Platoon.
"Natural Born Killers", un film allucinato, bellissimo, pieno di sipari spiazzanti e richiami allucinogeni.
Ebbene, se fate molta attenzione, per qualche secondo, dopo la barzelletta in carcere (che ha come sottofondo i Rage Against The Machine...) potrete ascoltare le dolcissime note di A Warm Place dei Nine Inch Nails.
Una canzone talmente dolce che rompe per un attimo gli schemi e il "tiro" forsennato del film, con un effetto davvero riuscito.

Stesso anno, muore Brandon Lee. Ma il suo ultimo film rimane nella storia, diviene una vera icona, un film che i ragazzini all'epoca (e a quei tempi ero ancora ben giovane anche io) consumavano nelle videocassette pirata che a volte si riuscivano a trovare.
E tra tutte le meravigliose canzoni che fanno da soundtrack, io scelgo questa. Ovviamente, potrei dire, ma non così tanto.
The Cure  - "Burn"
Quanti ricordi... e quanto tempo è passato...mamma mia...passiamo oltre che se no mi intristisco.

Andiamo ancora più indietro...nel 1983. E lì ero piccolo davvero.
Esce "Miriam si sveglia a mezzanotte", pellicola che vanta la presenza del Duca Bianco David Bowie, e che si apre agli occhi dello spettatore con un Peter Murphy in splendida forma, dentro una gabbia, mentre con i suoi Bauhaus canta "Bela Lugosi's dead"
Spettacolo puro, nient'altro da aggiungere.

Parlerò ora di una serie che dal 3° capitolo ha iniziato un po' a deludermi, ma che ho comunque visto, ogni tanto rivedo, sempre e comunque volentieri.
Saw l'enigmista.
Nel secondo capitolo, "La soluzione dell' enigma"(che poi di soluzioni non c'è nemmeno l'ombra ma vabbeh...) partecipa anche un gruppo al quale sono legato in modo particolare.
Il pezzo non è nello stile che mi ha fatto innamorare di loro, ma comunque è una grande canzone.
Lievemente diversa da quella che verrà poi pubblicata su cd un anno dopo, si può dire che la versione utilizzata nel film sia...come dire...mmh...diversa. E basta.
London After Midnight - "Fear"

E arrica il momento del mio  regista preferito. Un pazzo, un genio, definitelo come volete.
Si ama o si odia, si interpreta o non ci si capisce nulla.
David Lynch.
Strade perdute.
Rammstein - "Rammstein"

Passiamo per un momento all'Italia.
Anni '80. Esplosione del fenomeno droga, esplosione della piaga dell'Aids, il cinema si adegua e inizia a proporre pellicole a tema. Pellicole a volte shockanti, perchè scarne e crude, ben diverse dalle produzioni americane, ricche di effettoni e buonismi gratuiti.
Nel 1987 esce un film a basso costo, lento, pesante, recitato malissimo da attori non professionisti.
Ricco di richiami a Pasolini (Accattone è il film che ha ispirato il regista) ma con una colonna sonora tra il prog e la new wave che talvolta mi ritrovo ad ascoltare in macchina con vero piacere.
Tan Zero - "We can't imagine"

Va beh, rimanendo in tema droghe, come non parlare di "Noi i ragazzi dello zoo di Berlino"?
E visto l'argomento, preciso che non parlo della pellicola, ma della maestosa apparizione del Duca Bianco (si, ancora lui)
David Bowie - "Heroes"


E ora, signore e signori, strappo alla regola.
Non film, ma serie tv.
Moderna, ambientata decadi fa. In Italia, a Roma, alla Magliana.
Ripeto...serie, non film.
Non Film. NON FILM!!!!!

Romanzo criminale, la seconda serie. Uno degli ultimi episodi. Gli ultimi minuti dell'episodio.
"Atmosphere".
Una canzone talmente tanto bella e struggente che posso usarla come bieco escamotage per chiudere quì, tanto quello che volevo dire l'avete capito.
Se avete voglia di commentare, scrivendomi qualche altra colonna sonora che mi si è piantata nelle orecchie o nel cuore, io sono quì. Ad ascoltare.
Joy Division - "Atmosphere"

E.

giovedì 28 febbraio 2013

Musica e film - parte 1

Sarà anche un argomento sentito e risentito, ma non si può immaginare un film senza colonna sonora.
Bella o brutta, ma deve esserci.

Solamente una volta mi è capitato di vedere un film, ho rimosso il titolo per quanto m'è piaciuto, in cui la colonna sonora era totalmente assente. Campi lunghi e scene lente silenziose... se il film non fosse stato una ciofeca colossale il silenzio poteva essere anche lugubre e in grado di aumentare la tensione.
Ma non era quello il caso.
Comunque, non che con una colonna sonora strepitosa avrebbe guadagnato qualcosa.

Non voglio fare una lista in ordine di gradimento o importanza o cronologico.
Ma vi siete mai soffermati a sentire bene il main theme di alcuni film? E parlo, soprattutto, delle colonne sonore composte appositamente per quel film, o comunque musiche che al primo ascolto riportano in mente subito la pellicola.

Ad esempio, Sunshine.
L'adagio in Re minore composto da John Murphy è qualcosa di spettacolare. Anche l'idea di un adagio, quindi un motivo classico, in un film di fantascienza non è male, quel contrasto che rende ancora più interessante l'idea.Ok ok, l'aveva già fatto Kubrick...
Un film comunque sottovalutato, una colonna sonora non sottovalutabile.

Ancora? The Truman Show. Il main theme è da brividi, e altri motivi che si ripetono completano un film che vedo e rivedo senza stancarmi. La musica che comunque preferisco, perfettamente adeguata alle scene su cui è montata, è questa. "Father Kolbe's Preaching", composta (come le altre) da Philip Glass

Poi non si può non parlare di Danny Elfman. Danny Elfman e Tim Burton.
Ogni film di Tim Burton è riconoscibile dalle prime note del main theme.
E questo perchè i film sono magnifici, esattamente come le musiche che li arricchiscono.
Non posso mettere tutte quelle che preferisco altrimenti questo post diventerebbe troppo lungo, e probabilmente dovrei metterle tutte.
Ma questa
questa
questa
e questa quì
rendono i film realmente completi.

Arriva poi Clint Mansell con la splendida Lux Aeterna.
Usata in Requiem for a dream e nel trailer ufficiale de Il signore degli anelli - Le due torri
 
...che per carità, come colonna sonora di scontri epici e battaglie con spade, archi e orchi ci sta. Ma la preferisco nell'altro film. Sicuramente perchè PREFERISCO l'altro film.


Ma in cosa mi sono imbarcato?! Quando scriverò la parola FINE a questo post?
Vabbeh ci penserò dopo.

Si può non parlare delle colonne sonore pompose, orchestrali, cariche? No.
E quindi via con Hans Zimmer , "He's a pirate"
"The dark knight theme "


Dougie Maclean: "Last of the Mohicans theme"
 
che a sentirla usata nello spot dell'amaro mi viene il magone...

Denez Prigent (con la supervisione di Hans Zimmer): "Gortoz a ran - J'attends"...alla voce potete riconoscere LA voce, Lisa Gerrand.
Sentitela e innamoratevene mentre guardate Black Hawk Down

...e per il momento basta.
La seconda parte arriverà presto.

E.

mercoledì 27 febbraio 2013

Playlist-ina

Scrivo sempre meno in questo blog, e mi è venuto anche pensato, magari, di abbandonarlo definitivamente.
Poi però alla fine ogni tanto ripasso, cambio lievemente la veste grafica, e l'idea di chiuderlo svanisce.

Oggi si parla di...musica.
Per deliziare un po' le vostre avide orecchie, ecco una piccola, minima playlist da ascoltare tutta d'un fiato, in attesa di poterla magari ballare a qualche serata, prima o poi.

The Sisters of Mercy - Temple of Love (original version)
Siouxsie and the Banshees - Israel
 
Devo - Mongoloid
Marionettes - Ave Dementia
Cinema Strange - Aboriginal Anemia
Joy Division - She's lost control
Diaframma - Siberia
Xmal Deutschland - Incubus Succubus II
London After Midnight - Sacrifice

e per oggi direi che vi bastano. I prossimi giorni altra mini-playlist...o quì...o [SPOILER ALERT] su Facebook...