domenica 17 marzo 2013

Anatema su di voi

E' nei periodi di maggiore attività musicale che la mia ricerca di primizie si fà più esasperata.
Al di là del fatto che ho deciso di cambiare amplificazione, il mio feticismo bassistico non mi abbandona mai, anzi, tanto per ripetermi, nei periodi di maggiore attività musicale etc etc etc...

L'amplificazione voglio cambiarla perchè mi manca qualcosa. E quel qualcosa sono le valvole.
Non cardiache, non idrauliche, ma quelle belle valvole che rendono il tuo amplificatore un po'  più delicato di un normale solid-state, che ci mettono un po' a scaldarsi, e che regalano quel "suonone" che mi manca.
E mi manca soprattutto perchè non l'ho avuto mai.
Nuovo modello di Eva-q, la supposta effervescente?

E fin quì ci siamo.
Oddio, ci siamo è poi un termine grosso e grossolano, devo ancora dar via la mia supercompatta Ampeg per cambiare testata, alle casse si penserà poi...ma vabbeh...

I bassi invece non voglio cambiarli, no no. Ho un Gibson e due Epiphone titolari al momento, e non ho intenzione di darne via nemmeno uno. Il mio parco bassi non sarà mai "in costante cambiamento" ma "in costante ampliamento", cosa molto più giusta...

E dal momento che come bassi sono tutti moderni (il più vecchio è il Gibson Thunderbird, nato nel 2005, vecchio concettualmente non come anno di fabbricazione) sono alla ricerca del vecchio, del vintage, della vera vecchia concezione di suono, di finiture, di tutto insomma.
Non per fare lo spaccone che "...il-mio-basso-è-più-vintage-del-tuo", no.
Nemmeno per fare lo snob "...oh si beh, io suono solo con cose vintèig, i suoni di una volta oggi non li tiri più fuoVi con quei pezzacci di legno magaVi meid in c'àina"*
Forse perchè ascolto una musica di 30 anni fa, e ci sono rimasto. C'è chi si droga, c'è chi stupra e uccide, la mia come fissazione mi sembra anche abbastanza innocua.

Vi domanderete quindi il perchè di questa pappardellona, voi che forse eravate passati di quà per vedere qualche altro video che non avete voglia di cercarvi da soli.

Beh, in realtà c'è un problema: questi strumenti si trovano poco.
Eh si, perchè io non sto parlando di ricercatissimi Gretsch semiacustici del 1979, nè di Fenderacci precisini più vecchi di me.
Non parlo nemmeno di vecchissimi Gibson che ogni tanto saltano fuori e costano come una macchina, nè dei Rickenbacker semiacustici che si contano sulle dita di una mano e costano come 2 macchine usate, o una nuova.

Parlo di quegli onesti esemplari di liuteria italiana, centro-italiana, marchigiana, castelfidardo-recanatese nati negli anni in cui nascevo anche io e lentamente ma inesorabilmente usciti di produzione, soppiantati dalle sapienti e numerose mani di un esercito di piccoli musi gialli attivi dalla mattina alla sera senza sosta che hanno colonizzato velocemente e inesorabilmente il mercato degli strumenti musicali di fascia basso-medio-quasi alta.

Qualche esempio è d'obbligo perchè se siete arrivati fin quà allora tanto vale che la supposta la spingiate fino in cima.
Gherson, Crucianelli, Meazzi, Zerosette, Eko...e solo per citarne un po'...
Strumenti che ai tempi costavano, più o meno, 500.ooo lire. Che 30 anni fa non erano i 250 euro di adesso, secondo me valevano un po' di più.
Strumenti quindi onesti, ma con delle piccole perle che per qualche fulgido anno hanno fatto brillare la liuteria italica.
Per documentarvi un po' girate su questo sito
Fetish Guitars
anche perchè non ho certo intenzione di parlare di tutti gli strumenti di quegli anni...oh, ma che volete?
Io suono il basso = io parlo di bassi. Equazione che più semplice non si può.
Ma non potrete, una volta visti, negare che il B-02 , il B-25, il Barracuda o l'MB-9 siano strumenti di grande fascino, magari non eccelsa qualità, inferiori sicuramente alle produzioni americane di quegli anni, ma che comunque se la giocano bene sul terreno di fascino/affetto/effetto.
E non sarei in pace con me stesso se non citassi lo strumento che mi ha fatto venire voglia di suonare il basso, accantonando sogni da astronauta, pompiere, produttore di film porno.
Ok, l'ultima cosa è rimasta, ma...parlo del BX-7
ottime annate 1981-1983
E parlo proprio della versione in foto, ne esistevano altre due varianti (una fretless e una con tastiera in acero).
Io parlo proprio di questo quì, proprio LUI, con la sua tastiera in palissandro, i segnatasti a dot laterali, i pickup Eko jazz al ponte e DiMarzio split al manico.
Proprio lui, con la sua costruzione neck-thru, meccaniche e ponte in ottone pesante...una bellezza.Senza altro da aggiungere.
E quindi, dopo questo, arriva inesorabile

IL MOMENTO DELL'ANATEMA

Perchè, mi domando, quando giro in rete alla ricerca di questi bassi, quando li trovo e mi pregusto il momento di leggere la descrizione, mi si impasta la bocca già dal titolo grazie a poche, semplici parole:
"modificato... sostituito... aggiornato..."
Coooosa?
Parlo proprio con te/voi, infami possessori di bassi con una storia alle spalle che vi prendete la briga e trovate il coraggio di plasmarli seguendo il vostro dubbio gusto come se non fossero strumenti ma statuine di pongo.
Perchè mi domando, perchè se una cosa è nata in un certo modo 30 anni fa deve snaturarsi sotto le vostre zozze dita!?
Restringendo il campo al Bx-7, che sto cercando in condizioni umane e prezzo ragionevole da almeno 10 anni, in varie ricerche mi sono imbattuto in oltraggiosi proprietari che li vendevano cannibalizzati, spacciando il sacrilegio per "opera magistrale di liutaio".

1- un Bx-7 francese (l'ho sempre detto che i francesi non capiscono un cazzo) riverniciato in rosso, con la paletta tagliata, reso headless.
Un lavoro non da poco, per violentare così uno strumento o sei liutaio o a un liutaio devi appoggiarti.
Un liutaio complice, ovviamente, che insieme a te subirà tutta la sofferenza che il mio anatema saprà regalarti.

2- Altro Bx-7 italiano, con un corno posticcio in legno incollato alla spalla superiore "Laurus style".
Dunque...se questo basso è un Eko, perchè dovrebbe somigliare anche vagamente a un Laurus, se NON E' NATO per somigliargli? Se io prendo la mia focus e la modifico, non diventerà comunque MAI una Lamborghini Veneno (purtroppo), ma diventerebbe un carrozzone ridicolo.
E così questo basso...anzi, il cadavere di questo basso, perchè sono certo che la sua anima è già volata lontano.
Anatema anche a te.

3- sempre Italia. "...totalmente riassemblato e trasformato"
E chi ti ha detto di farlo? L'hai fatto sperando di venderlo più facilmente?Missione fallita, sono almeno 2 anni che l'annuncio è lì con prezzo altalenante (a volte cala, a volte sale...)
Se l'avessi lasciato com'era, maledetto te, magari te ne saresti già sbarazzato.
Magari l'avrei preso io, ma come l'hai ridotto proprio non mi piace.E soprattutto sei anche sgarbato, che quando ti scrivo una mail chiedendoti "ma le modifiche sono reversibili o il battipenna che hai aggiunto serve a coprire qualche scasso che non ci dovrebbe essere?" mi rispondi di acquistarlo e scoprirlo.
Per la cronaca...
l'orrido battipenna del mistero

Sei simpatico eh, ma a parte il fatto che a quel prezzo lo potresti vendere solo se fosse nuovo in ogni sua parte, se batto la testa e lo compro e scopro che sotto c'è una piscinetta poi che si fa?
Te lo infilo partendo dalla paletta nel....?
Calcola, caro amico, che questo basso lo usava Kim Gordon dei Sonic Youth.
Ma ovviamente tu e il tuo socio a delinquere liutaio ne sapete più di lei,e di tutti quelli che negli anni l'hanno usato senza stravolgerlo.
Anatema, anatema...

Per non parlare poi di una razza ambigua e pericolosa. Strisciante, silenziosa ma perniciosa.
I "figli di Pastorius".
Orde di bassisti di età molto variabile che sentono due pezzi di Pastorius e dicono "...cazzo!"
Si armano di qualcosa di trovato in casa, prendono il loro bel basso e gli tolgono i tasti, lo fanno fretless come quello di Jaco, magari si mettono una fascia in testa e aspettano la chiamata dai Wheater Report.
Volete il fretless, maledetti voi? Comprate un basso fretless di nascita, e lasciate stare il vostro!
Come si suol dire, infilarvi le penne nel culo non fa di voi delle galline, e quindi non basta un basso fretless a farvi diventare più Pastorius-iani.
Chi ha parlato? Chi è quella checca comunista rottainculo che ha detto "Eh ma i fretless costano di più?"
La risposta è semplice: cazzi vostri. Che poi non è sempre vero come cosa, buttatevi sul mèid in c'àina** e piantatela di rompere.
Anatema anche su di voi, e che il vostro basso neo-fretless, invece che miagolare come dovrebbe, vi soffi e vi graffi agli occhi.

E ora basta che mi son stufato di incazzarmi e ho anche fame.
Se tutto va bene, domani ci sarà una postilla.

E.

**conoscete gente che parla così? Io si e non me ne vanto.


4 commenti:

  1. mi spiace non condividere con te il tuo entusiasmo per questo strumento che ho avuto anni fa , non si tratta di uno strumento pregiato del resto costava meno della meta' di un fender mexicano , la finitura un tempo oro delle chiavette che ti si sfarinava in mano con il sudore , gli orrendi pickups , il manico perennemente storto probabilmente per una deformazione congenita del trus road , bhe io non so come te l'hanno venduta , adesso pero conosci il vero valore di quello che hai comprato , buona fortuna

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  2. con quello che hai speso per questo ti compravi un bel rickenbacker cinese di ottima fattura e gli montavi dei seymor duncan che neppure un ric originale osa montare ed eri a posto , le cosidette cialtronate cinesi sono mille volte meglio della manifattura nostra degli anni passati , vuoi un bel gibson b3 nuovo di fabbrica per due soldi ? !!! lo trovi cinese poi gli monti il famoso di marzio nero al manico e un duncan al ponte e non serve altro

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  3. ciao Adriano! hai riesumato una mummia, questo post è parecchio vecchio e non lo ricordavo nemmeno più...ti ringrazio anzi che mi hai dato una buona occasione per rileggerlo.
    Che dirti...per me l Bx7 è uno strumento a cui sono legato per motivi piùche altro sentimentali, ma non è assolutamente uno dei miei strumenti "titolari"
    Dal tempo del post, di Epiphone ne è rimasto uno solo (un thunderbird pro attivo) e i gibson sono diventati 3, tutti thunderbird, uno sunburst classico, uno nero opaco (quello-che-già-era-presente) e uno bianco, magnifico solo a vederlo.
    il Bx7 però rimane. Immutato, col suo manico a posto e il pickup al ponte (non il DiMarzio)che è diventato un po' microfonico, ma chissene..
    Sinceramente, tra un Eko che comunque ha una forma mozzafiato ancora oggi e una copia Rickenbacker cinese da upgradare non esiterei due volte a fare la stessa scelta, chiaro che se me lo metti a paragone coi miei altri bassi non ce la fa proprio, ma non è stato comprato per questo genere di sfide.
    E posso comunque garantirti che attaccato alla mia Ampeg Svt III Pro con una giusta equalizzata si fa ben rispettare!
    Grazie comunque per avermi risposto, e se posso, che strumentazione hai? Mi fa sempre piacere sapere...come avrai letto, sono un feticista bassistico!
    Ciao
    E.

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  4. p.s.
    feticista puntiglioso: si dice TRUSS ROD :-)

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